
La storia del riso artiglio ha radici lontane, la sua origine è da collocarsi nel continente Africano. Un riso di limitata diffusione data la difficoltà nella coltivazione e successiva lavorazione.
Tra le terre del riso esiste un piccolo tesoro nascosto di una singolare varietà: l’ARTIGLIO. Un riso di limitata diffusione data la difficoltà nella coltivazione e successiva lavorazione.
Il riso artiglio è una varietà dalle origini molto lontane, nasce infatti nel cuore dell’Africa. Tanti anni fa, una piccola manciata dei suoi semi arrivarono nelle mani di Aldo Grassi, il Poeta del Riso, un risicoltore della Bassa Novarese che, con un lungo e complesso lavoro di selezione in campo dei pochi semi di origine africana, riuscì a ottenere il particolare riso Artiglio dal chicco allungato.
Dall’Africa alla Bassa Novarese
La storia di questa esotica varietà di riso inizia quindi proprio a Vespolate, terra di importanti risicultori tra cui la famiglia Rizzotti della cascina Fornace.
Oggi, a distanza di 70 anni, nuovi mezzi e tecnologie ma la stessa passione di sempre fanno rivivere ogni anno lo spettacolo della Valle Lunga, terra che si estenda fino alle rive del torrente Agogna interamente coltivata a riso.
Tra gli eredi degli storici risicultori troviamo Adelio Grassi, figlio del poeta del riso, che ancora oggi mantiene in purezza la varietà dell’artiglio, seminato e raccolto manualmente dopo un’attenta selezione delle pannocchie.
Non può mancare all’appello la famiglia Rizzotti, che grazie al lavoro dei nostri Fabrizio e Luca, si dedica anche alla trasformazione del risone in riso bianco.
La passione per il riso e le terre della bassa novarese ha guidato e guida tuttora padre e figlio nel lungo viaggio verso la conoscenza e l’apprezzamento dei tesori delle risaie, puntando sulla qualità e la valorizzazione dei prodotti del territorio.
Le caratteristiche dell’Artiglio
Il riso artiglio si differenzia dalle altre varietà non solo per le sue origini.
Il suo tempo di cottura è decisamente breve, infatti bastano 8/10 minuti e l’elevata quantità di amilosio (più del 25%) lo rende meno colloso dopo la cottura e permette ai chicchi di rimanere ben separati. La forma del granello è molto sottile e ricorda quella di un artiglio, da cui prende il nome.
L’artiglio è particolarmente indicato per tutti i tipi di risotto, ma per esaltarne al massimo la qualità deve essere utilizzato per insalate di riso e risotto con il pesce.
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