Per Fabrizio Rizzotti, alla guida dell’azienda risicola Riso Rizzotti di Cascina Fornace a Vespolate in provincia di Novara, la scelta di continuare questa attività deriva non solo dal desiderio di proseguire una tradizione, ma anche da una passione autentica per questo prodotto.
Dal XIX secolo
Da oltre 100 anni la famiglia Rizzotti opera nel settore agricolo, da quando Camillo Benso Conte di Cavour promosse la costruzione dell’omonimo canale, realizzato a partire dal 1860 e completato nei successivi tre anni.
Il canale ha origine dal Po, nei pressi di Chivasso, e termina dopo 85 km di pianura Piemontese nel Ticino a Galliate. Quest’opera di ingegneria idraulica convoglia grosse quantità di acqua nella Bassa Novarese, offrendo un intreccio di canali unico al mondo e indispensabile per la risicoltura.
Da allora in Cascina Fornace si è sempre coltivato il re dei cereali, alternandolo a mais, prato e marcite, utilizzati per l’allevamento del bestiame. L’azienda ha avuto da sempre un indirizzo agricolo-zootecnico: il latte prodotto dalle mucche allevate veniva venduto ai caseifici, principalmente per alimentare la produzione di gorgonzola.
Nel 1998 Cascina Fornace ha investito nella realizzazione di una riseria per poter completare il ciclo di produzione dalla semina alla vendita, sfruttando a pieno gli 80 ettari di risaie di proprietà.
Tre anni dopo l’attività aziendale si è concentrata solo ed esclusivamente sulla coltivazione del riso, abbandonando la zootecnia e la multicoltura. Questa svolta ha permesso di ottenere un prodotto affidabile e di qualità superiore, senza trascurare l’attenzione per l’ambiente. Ad esempio, da qualche anno l’azienda ha iniziato, in collaborazione con le principali istituzioni, a usare il “compost“, concime ottenuto utilizzando il materiale organico e il verde derivanti dalla raccolta differenziata. L’impegno verso questi aspetti si misura anche nell’applicazione delle più recenti tecnologie.
Coltivatori da generazioni
In ambito coltivazione è stato introdotto il sistema di livellamento laser del terreno e il sistema GPS, installato a bordo dei mezzi agricoli, che permettono di effettuare con maggior precisione e miglior risultato normali operazioni come diserbo, semina e concimazione.
Per la fase di lavorazione del riso è stato introdotto, a inizio 2008, un nuovo lettore ottico necessario per un’accurata selezione dei chicchi.