Lunedì 13 Giugno è stata una giornata importante per i “grandi” della Scuola Materna Don Lorenzo Valli di Cameri (Novara). Era in programma la visita alla cascina Fornace di Vespolate (Novara) alla scoperta della produzione risicola di casa Rizzotti.
Coordinati dalle maestre Maria, Paola e Monica e dalle rappresentanti di classe, i 45 esploratori delle risaie sono arrivati in pullman a Vespolate alle ore 10 circa e accolti da Fabrizio, Luca e dalla sempre disponibile e sorridente Maria Pia; successivamente sono stati divisi in due gruppi e partiti per la visita.
La fortuna è quella di visitare l’azienda Rizzotti che ha la peculiarità, insieme a poche altre in Piemonte, di controllare l’intero ciclo di produzione del riso, dalla semina alla trasformazione, per arrivare al consumatore con un prodotto di elevata qualità e genuinità.
Il racconto di Fabrizio e Luca, unito al magico mondo dei trattori e dei mezzi agricoli impiegati, ha affascinato fin da subito i bambini che hanno ascoltato i passaggi necessari alla preparazione della risaia: la livellatura del terreno, la semina, il riempimento e le proprietà benefiche dell’acqua. A bordo risaia si è scoperto anche quali sono gli abitanti “animali” di questo habitat … rane, bisce e carpe. Proprio la mattina stessa Fabrizio durante un giro di controllo, vicino ad una chiusa, ha ritrovato due esemplari di carpe, tipico pesce che veniva allevato in passato in risaia per alternare la dieta dei contadini. I ragazzi hanno potuto così vedere e toccare con mano le grosse carpe.
Successivamente sono state descritte le fasi della mietitura, cioè la raccolta vera e propria e la trebbiatura, la separazione del chicco dalla spiga. In questa fase il riso prende il nome di risone (chicco ricoperto dalla lolla) e i bambini hanno potuto maneggiarlo e guardarne le caratteristiche.
Dopo aver esaminato la maestosa mietitrebbia e spiegato la fase di essicazione e lo stoccaggio del risone è giunto il momento di trasferirsi nella riseria che ha la particolarità di risiedere sempre a casa Rizzotti e con la quale si chiude il processo produttivo. Governando tutte le fasi della filiera produttiva si può controllare ogni passaggio e ottenere così il miglior risultato per portare in tavola il meglio. La riseria si occupa della trasformazione del raccolto: il riso viene prelevato dai silos e segue un processo di raffinazioni successive: sbramatura, sbiancatura a pietra e selezione dei chicchi. Ogni fase è stata esaminata attentamente dai piccoli ascoltatori, sempre molto interessati, fino ad arrivare al pacchetto di riso finale.
Come ultima cosa è stata sottolineata l’attenzione di casa Rizzotti per l’ambiente e per la genuinità del prodotto con l’autoproduzione di energia elettrica via fotovoltaico, l’uso di concimi organici e l’uso della caldaia alimentata a scarti di lavorazione per l’essicazione del riso.
Terminata la visita guidata e, giunta quasi l’ora di pranzo, dopo le foto di rito la comitiva si è trasferita sotto il portico della cascina e su un lungo tavolo di legno ha consumato il pranzo al sacco preparato accuratamente dalle cuoche della scuola. Finito il pranzo si è potuto dare sfogo ai giochi in cascina, prima di preparare il rientro a Cameri avvenuto verso le ore 14.
I bambini e le maestre sono rimasti molto entusiasti ed hanno portato a casa una bella esperienza da condividere con le proprie famiglie. Ma le sorprese non finiscono qui, i bambini della Don Lorenzo Valli avranno anche un piccolo ricordo che contribuirà a tenere vivo quanto hanno imparato a casa Rizzotti e saranno a disposizione molte immagini che documentano la splendida giornata..
Un mattinata originale alla scoperta del nostro territorio, delle coltivazioni e delle nostre realtà produttive locali. La possibilità di entrare in contatto con i prodotti direttamente là dove vengono coltivati (il km zero) ed avere anche la possibilità di respirare la vita di cascina e i sacrifici che oggi l’agricoltore, sempre più imprenditore di se stesso, deve effettuare.
rif. scuola materna: http://www.scuolamaternadonlorenzovalli.it/
(15/06/2016 – © Dario Panno)